Alla fine dell'Ottocento, Edmondo De Amicis, già celebre autore di "Cuore", intraprende un viaggio verso la capitale dell'Impero Ottomano. Ne nasce non una semplice guida di viaggio, ma un'opera monumentale, un affresco letterario che cattura l'anima di una città-mondo sul ciglio del tramonto. Con la penna di un pittore e l'occhio di un etnografo, De Amicis ci conduce attraverso il Corno d'Oro e il Bosforo, nei souk profumati di spezie e nelle silenziose moschee, tra la folla multicolore e i palazzi decadenti.
Ogni pagina è un'immagine vivida: il tramonto che incendia le cupole, il brulicante vivere di Pera, la maestosa solitudine di Santa Sofia.
"Costantinopoli" è più della cronaca di un viaggio; è il tentativo riuscito di fissare per l'eternità lo spirito di un luogo sospeso tra Oriente e Occidente, in un momento di profonda trasformazione. È un'opera di magia letteraria, dove l'autore non si limita a descrivere, ma evoca suoni, colori, odori e atmosfere, rendendo il lettore non un osservatore, ma un viaggiatore ai suoi fianchi.
Un capolavoro della letteratura di viaggio, un tesoro di prosa d'arte che trasforma la cronaca in poesia e fa rivivere, in tutta la sua struggente bellezza, lo splendore di una città eterna e il fascino di un mondo perduto.
Alla fine dell'Ottocento, Edmondo De Amicis, già celebre autore di "Cuore", intraprende un viaggio verso la capitale dell'Impero Ottomano. Ne nasce non una semplice guida di viaggio, ma un'opera monumentale, un affresco letterario che cattura l'anima di una città-mondo sul ciglio del tramonto. Con la penna di un pittore e l'occhio di un etnografo, De Amicis ci conduce attraverso il Corno d'Oro e il Bosforo, nei souk profumati di spezie e nelle silenziose moschee, tra la folla multicolore e i palazzi decadenti.
Ogni pagina è un'immagine vivida: il tramonto che incendia le cupole, il brulicante vivere di Pera, la maestosa solitudine di Santa Sofia.
"Costantinopoli" è più della cronaca di un viaggio; è il tentativo riuscito di fissare per l'eternità lo spirito di un luogo sospeso tra Oriente e Occidente, in un momento di profonda trasformazione. È un'opera di magia letteraria, dove l'autore non si limita a descrivere, ma evoca suoni, colori, odori e atmosfere, rendendo il lettore non un osservatore, ma un viaggiatore ai suoi fianchi.
Un capolavoro della letteratura di viaggio, un tesoro di prosa d'arte che trasforma la cronaca in poesia e fa rivivere, in tutta la sua struggente bellezza, lo splendore di una città eterna e il fascino di un mondo perduto.