Common Landscape. Processi di educazione, partecipazione ed empowerment in paesaggi ordinari

Par : Sara Gangemi
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  • FormatPDF
  • ISBN978-88-229-1008-0
  • EAN9788822910080
  • Date de parution13/03/2019
  • Protection num.Adobe DRM
  • Taille42 Mo
  • Infos supplémentairespdf
  • ÉditeurQuodlibet

Résumé

Il testo si propone di riflettere sul significato che i processi di educazione, partecipazione ed empowerment assumono nel progetto, e fa sua l'ipotesi centrale che il paesaggio possa costituire una risorsa fondamentale per la città attuale e futura, ovvero una nuova categoria di bene comune. Negli ultimi due decenni, con la Convenzione Europea del Paesaggio, si è tornati a parlare di partecipazione in relazione a una crisi di valori e della riconoscibilità del paesaggio.
La crisi monetaria e del welfare ha però generato fenomeni più diffusi e complessi, di natura sociale, spaziale, politica ed economica. Nello stesso tempo l'emergere di una nuova domanda sociale di "natura" e di azioni di cittadinanza attiva, capaci di riattivare spazi abbandonati della città, suggerisce nuove sfide per il paesaggio in termini culturali e progettuali. L'indagine si confronta con queste criticità e tematiche contemporanee, attraverso l'insegnamento di autori come Lawrence Halprin e Giancarlo De Carlo.
Ci si interroga su quale ruolo possa assumere oggi il paesaggista nel dialogo con i vari soggetti coinvolti, che cosa significhi creare dispositivi di relazione e di coinvolgimento, tradurre nello spazio i desideri e le istanze degli abitanti, lavorare alla definizione di un linguaggio condiviso, accompagnare le comunità verso azioni di cura del paesaggio quotidiano.
Il testo si propone di riflettere sul significato che i processi di educazione, partecipazione ed empowerment assumono nel progetto, e fa sua l'ipotesi centrale che il paesaggio possa costituire una risorsa fondamentale per la città attuale e futura, ovvero una nuova categoria di bene comune. Negli ultimi due decenni, con la Convenzione Europea del Paesaggio, si è tornati a parlare di partecipazione in relazione a una crisi di valori e della riconoscibilità del paesaggio.
La crisi monetaria e del welfare ha però generato fenomeni più diffusi e complessi, di natura sociale, spaziale, politica ed economica. Nello stesso tempo l'emergere di una nuova domanda sociale di "natura" e di azioni di cittadinanza attiva, capaci di riattivare spazi abbandonati della città, suggerisce nuove sfide per il paesaggio in termini culturali e progettuali. L'indagine si confronta con queste criticità e tematiche contemporanee, attraverso l'insegnamento di autori come Lawrence Halprin e Giancarlo De Carlo.
Ci si interroga su quale ruolo possa assumere oggi il paesaggista nel dialogo con i vari soggetti coinvolti, che cosa significhi creare dispositivi di relazione e di coinvolgimento, tradurre nello spazio i desideri e le istanze degli abitanti, lavorare alla definizione di un linguaggio condiviso, accompagnare le comunità verso azioni di cura del paesaggio quotidiano.