C'era una volta il monoscopio. Epopea e declino della televisione generalista

Par : Ranuccio Sodi
Offrir maintenant
Ou planifier dans votre panier
Disponible dans votre compte client Decitre ou Furet du Nord dès validation de votre commande. Le format ePub est :
  • Compatible avec une lecture sur My Vivlio (smartphone, tablette, ordinateur)
  • Compatible avec une lecture sur liseuses Vivlio
  • Pour les liseuses autres que Vivlio, vous devez utiliser le logiciel Adobe Digital Edition. Non compatible avec la lecture sur les liseuses Kindle, Remarkable et Sony
Logo Vivlio, qui est-ce ?

Notre partenaire de plateforme de lecture numérique où vous retrouverez l'ensemble de vos ebooks gratuitement

Pour en savoir plus sur nos ebooks, consultez notre aide en ligne ici
C'est si simple ! Lisez votre ebook avec l'app Vivlio sur votre tablette, mobile ou ordinateur :
Google PlayApp Store
  • FormatePub
  • ISBN978-88-32007-41-1
  • EAN9788832007411
  • Date de parution08/04/2022
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille17 Mo
  • Infos supplémentairesepub
  • Éditeuremuse

Résumé

La televisione come medium privilegiato, vissuta nella sua età dell'oro da almeno tre generazioni di italiani, è al tramonto. L'età media degli spettatori delle reti generaliste è decisamente sopra i sessant'anni e le generazioni più giovani hanno progressivamente spostato l'attenzione su altre declinazioni audiovisive, dalla pay tv allo streaming, all'on demand, al download più o meno legale, dedicando più attenzione a forme parcellizzate e interattive di fruizione audiovisiva, che non seduti passivamente sul divano.
Quasi settant'anni di trasmissioni Rai e oltre quarant'anni di liberalizzazione dell'etere meritano però qualche riflessione in articulo mortis: quella televisione ha assolto a un ruolo fondante dell'identità nazionale, in particolare di quella linguistica e culturale. C'era una volta il monoscopio racconta "dal di dentro" quella complessa macchina che ha plasmato il nostro nuovo immaginario, intrecciando l'incontro con una serie di pionieri di quell'epopea a schede tecniche che storicizzano le innovazioni tecnologiche.
Nell'analisi di questo medium in continua evoluzione, gli aspetti materiali e produttivi vengono normalmente sottostimati; proprio la tecnologia ha invece inizialmente condizionato e poi fornito le potenzialità per lo straordinario sviluppo linguistico e la spettacolare penetrazione popolare della televisione. Nemesi della storia: è nella continuità di queste innovazioni che si arriva poi al web e a quel tipo di fruizione che sta determinando il calo degli ascolti e (forse) il definitivo tramonto della tv nazional-popolare.
La televisione come medium privilegiato, vissuta nella sua età dell'oro da almeno tre generazioni di italiani, è al tramonto. L'età media degli spettatori delle reti generaliste è decisamente sopra i sessant'anni e le generazioni più giovani hanno progressivamente spostato l'attenzione su altre declinazioni audiovisive, dalla pay tv allo streaming, all'on demand, al download più o meno legale, dedicando più attenzione a forme parcellizzate e interattive di fruizione audiovisiva, che non seduti passivamente sul divano.
Quasi settant'anni di trasmissioni Rai e oltre quarant'anni di liberalizzazione dell'etere meritano però qualche riflessione in articulo mortis: quella televisione ha assolto a un ruolo fondante dell'identità nazionale, in particolare di quella linguistica e culturale. C'era una volta il monoscopio racconta "dal di dentro" quella complessa macchina che ha plasmato il nostro nuovo immaginario, intrecciando l'incontro con una serie di pionieri di quell'epopea a schede tecniche che storicizzano le innovazioni tecnologiche.
Nell'analisi di questo medium in continua evoluzione, gli aspetti materiali e produttivi vengono normalmente sottostimati; proprio la tecnologia ha invece inizialmente condizionato e poi fornito le potenzialità per lo straordinario sviluppo linguistico e la spettacolare penetrazione popolare della televisione. Nemesi della storia: è nella continuità di queste innovazioni che si arriva poi al web e a quel tipo di fruizione che sta determinando il calo degli ascolti e (forse) il definitivo tramonto della tv nazional-popolare.