Billie Holiday. Una biografia

Par : John Szwed, Elena Montemaggi
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  • Nombre de pages280
  • FormatePub
  • ISBN978-88-6576-659-0
  • EAN9788865766590
  • Date de parution12/07/2018
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille1 Mo
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurIl Saggiatore

Résumé

« Triste, olivastra, pigra, felina, fumosa, strana. »Sembra la declinazione di una personalità spigolosa, invece è quella di una voce, una voce « molto difficile da descrivere »: quella di Billie Holiday, la più grande interprete jazz di tutti i tempi. La dea dalle celebri stravaganze e irregolarità ritmiche; laBillie politica di Strange Fruit e della Harlem deglianni trenta, anima gemella di Lester Young e rivaledi Ella Fitzgerald; la Billie trasformista che strizzal'occhio al cinema e alla televisione ma viene paragonata a un poeta come John Donne.
Un'iconainesauribile che ancora oggi, a sessant'anni dallascomparsa, chiede di essere decifrata. Non solo perle mistifi cazioni che costellano la sua discussa autobiografia, Lady Sings the Blues. Ma perché la suavita e la sua musica sono due giganti che si fronteggiano, difficili da armonizzare in un'immagineunitaria che non limi le asperità e le bizzarrie della sua persona ma nemmeno lasci in ombra la sua dimensione artistica.
John Szwed prende in mano l'intricato filodell'esistenza di Billie Holiday isolando le vicendebiografi che - la miseria durante l'infanzia, poi lapiaga del razzismo, l'abuso di droghe, la brutalitàdegli uomini - dalla sua ascesa musicale, quando il jazz, il pop e il blues si mescolarono e la voce « indelebilmente singolare » di Billie Holiday plasmòla storia del jazz. Tra brevi ritratti, scorci storici e raffronti inediti - come quello fra le diseuses delcabaret parigino e i cantanti gospel, soul e rap afroamericani -, Szwed si dimostra il maestro dellecontaminazioni, dell'emozione e del rigore, capace di dare a Billie Holiday un volto nuovo, sfaccettato come un ritratto cubista.
Con Billie Holiday il Saggiatore torna sulle traccedi questa artista intramontabile. Perché se « il jazz è il suono della sorpresa », le improvvisazioni di Billie Holiday risvegliano in noi la meraviglia dell'ascolto.
« Triste, olivastra, pigra, felina, fumosa, strana. »Sembra la declinazione di una personalità spigolosa, invece è quella di una voce, una voce « molto difficile da descrivere »: quella di Billie Holiday, la più grande interprete jazz di tutti i tempi. La dea dalle celebri stravaganze e irregolarità ritmiche; laBillie politica di Strange Fruit e della Harlem deglianni trenta, anima gemella di Lester Young e rivaledi Ella Fitzgerald; la Billie trasformista che strizzal'occhio al cinema e alla televisione ma viene paragonata a un poeta come John Donne.
Un'iconainesauribile che ancora oggi, a sessant'anni dallascomparsa, chiede di essere decifrata. Non solo perle mistifi cazioni che costellano la sua discussa autobiografia, Lady Sings the Blues. Ma perché la suavita e la sua musica sono due giganti che si fronteggiano, difficili da armonizzare in un'immagineunitaria che non limi le asperità e le bizzarrie della sua persona ma nemmeno lasci in ombra la sua dimensione artistica.
John Szwed prende in mano l'intricato filodell'esistenza di Billie Holiday isolando le vicendebiografi che - la miseria durante l'infanzia, poi lapiaga del razzismo, l'abuso di droghe, la brutalitàdegli uomini - dalla sua ascesa musicale, quando il jazz, il pop e il blues si mescolarono e la voce « indelebilmente singolare » di Billie Holiday plasmòla storia del jazz. Tra brevi ritratti, scorci storici e raffronti inediti - come quello fra le diseuses delcabaret parigino e i cantanti gospel, soul e rap afroamericani -, Szwed si dimostra il maestro dellecontaminazioni, dell'emozione e del rigore, capace di dare a Billie Holiday un volto nuovo, sfaccettato come un ritratto cubista.
Con Billie Holiday il Saggiatore torna sulle traccedi questa artista intramontabile. Perché se « il jazz è il suono della sorpresa », le improvvisazioni di Billie Holiday risvegliano in noi la meraviglia dell'ascolto.
Billie Holiday
John Szwed
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