Attorno all'acqua. Narrazioni e progetto per il territorio del Nera tra Marmore e Orte
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- FormatPDF
- ISBN978-88-229-1318-0
- EAN9788822913180
- Date de parution18/05/2022
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille28 Mo
- Infos supplémentairespdf
- ÉditeurQuodlibet
Résumé
La cascata delle Marmore, tappa obbligata
del Grand Tour, è uno dei monumenti, naturali
e culturali insieme, più celebrati dell'Italia
centrale. Orte è il simbolo del centro storico
minore, se non altro perché Pier Paolo Pasolini
lo scelse, tra tanti, per mettere in luce il
problema della conservazione della cultura
materiale del nostro popolo.
Tra questi due luoghi, distanti tra loro meno
di trenta chilometri in linea d'aria, ma lontani
non solo nell'immaginario collettivo, per ruolo,
rango, notorietà, numero di visitatori, si dispiega
un territorio ricchissimo, stratificato, denso
di valori naturali e culturali.
Un territorio oggi trascurato, paradossalmente proprio per il fatto di essere stato abitato con continuità, anche nella fase, per certi versi devastante, della modernizzazione. Per aver cioè accumulato testimonianze, talvolta dominanti e in alcuni casi anche scomode, della nostra storia recente. Questo lavoro, partendo dalla centralità dell'acqua, nelle differenti forme che assume anche a partire dall'azione antropica, si propone l'obiettivo di ricostruire e rendere leggibile la complessità e la ricchezza di un sistema insediativo le cui relazioni oggi appaiono con evidenza solo all'occhio esperto, operazione che apre la strada a una complessiva re-mise en paysage, basata necessariamente sul rapporto significante e operante tra la storia (tutta) e il progetto.
Un territorio oggi trascurato, paradossalmente proprio per il fatto di essere stato abitato con continuità, anche nella fase, per certi versi devastante, della modernizzazione. Per aver cioè accumulato testimonianze, talvolta dominanti e in alcuni casi anche scomode, della nostra storia recente. Questo lavoro, partendo dalla centralità dell'acqua, nelle differenti forme che assume anche a partire dall'azione antropica, si propone l'obiettivo di ricostruire e rendere leggibile la complessità e la ricchezza di un sistema insediativo le cui relazioni oggi appaiono con evidenza solo all'occhio esperto, operazione che apre la strada a una complessiva re-mise en paysage, basata necessariamente sul rapporto significante e operante tra la storia (tutta) e il progetto.
La cascata delle Marmore, tappa obbligata
del Grand Tour, è uno dei monumenti, naturali
e culturali insieme, più celebrati dell'Italia
centrale. Orte è il simbolo del centro storico
minore, se non altro perché Pier Paolo Pasolini
lo scelse, tra tanti, per mettere in luce il
problema della conservazione della cultura
materiale del nostro popolo.
Tra questi due luoghi, distanti tra loro meno
di trenta chilometri in linea d'aria, ma lontani
non solo nell'immaginario collettivo, per ruolo,
rango, notorietà, numero di visitatori, si dispiega
un territorio ricchissimo, stratificato, denso
di valori naturali e culturali.
Un territorio oggi trascurato, paradossalmente proprio per il fatto di essere stato abitato con continuità, anche nella fase, per certi versi devastante, della modernizzazione. Per aver cioè accumulato testimonianze, talvolta dominanti e in alcuni casi anche scomode, della nostra storia recente. Questo lavoro, partendo dalla centralità dell'acqua, nelle differenti forme che assume anche a partire dall'azione antropica, si propone l'obiettivo di ricostruire e rendere leggibile la complessità e la ricchezza di un sistema insediativo le cui relazioni oggi appaiono con evidenza solo all'occhio esperto, operazione che apre la strada a una complessiva re-mise en paysage, basata necessariamente sul rapporto significante e operante tra la storia (tutta) e il progetto.
Un territorio oggi trascurato, paradossalmente proprio per il fatto di essere stato abitato con continuità, anche nella fase, per certi versi devastante, della modernizzazione. Per aver cioè accumulato testimonianze, talvolta dominanti e in alcuni casi anche scomode, della nostra storia recente. Questo lavoro, partendo dalla centralità dell'acqua, nelle differenti forme che assume anche a partire dall'azione antropica, si propone l'obiettivo di ricostruire e rendere leggibile la complessità e la ricchezza di un sistema insediativo le cui relazioni oggi appaiono con evidenza solo all'occhio esperto, operazione che apre la strada a una complessiva re-mise en paysage, basata necessariamente sul rapporto significante e operante tra la storia (tutta) e il progetto.