Anime sperse. Il riscatto di Costanza dalla sua disabilità nella Torino post - unitaria

Par : Pina Ligas
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  • Nombre de pages280
  • FormatePub
  • ISBN978-88-6252-798-9
  • EAN9788862527989
  • Date de parution08/08/2023
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille4 Mo
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurIacobelli editore

Résumé

Siamo nella Torino immediatamente post-unitaria, capitale di un Regno percorso da tensioni e conflitti sociali e politici. La piccola Costanza De Blanchard è affetta dal male sacro, ma è il suo piede torto, difetto fisico immediatamente visibile nella vistosa zoppia, a offendere maggiormente la sua antica e nobile famiglia. Verso i 13 anni, un suo moto di ribellione alle condizioni di isolamento cui è costretta convince il padre ad allontanarla da casa portandola segretamente in un Istituto per giovani disagiate, deviate o persino delinquenti.
Per Costanza, tradita e umiliata da chi avrebbe dovuto proteggerla, inizierà una lotta fino allo stremo per conquistare la sua libertà: nonostante le offese subite riuscirà, attraverso la determinazione e il suo talento canoro, a imboccare la strada che le permetterà di raggiungere la pace interiore e vivere senza costrizioni. La storia è illuminata di luce radente per mettere in risalto aspetti di solito poco visibili al lettore: il peso della disabilità, la tirannia della famiglia patriarcale, le implicazioni sociali di una "differenza" considerata come una vergogna.
Ma soprattutto i giochi di potere, ai vertici dello Stato ma anche tra le mura dell'istituto, anche tra le suore cui sono affidate quelle "ragazze perdute" cui persino la famiglia nega ogni diritto di essere. Ma luminosa è la figura della giovane Costanza e illuminata la strada del suo riscatto.
Siamo nella Torino immediatamente post-unitaria, capitale di un Regno percorso da tensioni e conflitti sociali e politici. La piccola Costanza De Blanchard è affetta dal male sacro, ma è il suo piede torto, difetto fisico immediatamente visibile nella vistosa zoppia, a offendere maggiormente la sua antica e nobile famiglia. Verso i 13 anni, un suo moto di ribellione alle condizioni di isolamento cui è costretta convince il padre ad allontanarla da casa portandola segretamente in un Istituto per giovani disagiate, deviate o persino delinquenti.
Per Costanza, tradita e umiliata da chi avrebbe dovuto proteggerla, inizierà una lotta fino allo stremo per conquistare la sua libertà: nonostante le offese subite riuscirà, attraverso la determinazione e il suo talento canoro, a imboccare la strada che le permetterà di raggiungere la pace interiore e vivere senza costrizioni. La storia è illuminata di luce radente per mettere in risalto aspetti di solito poco visibili al lettore: il peso della disabilità, la tirannia della famiglia patriarcale, le implicazioni sociali di una "differenza" considerata come una vergogna.
Ma soprattutto i giochi di potere, ai vertici dello Stato ma anche tra le mura dell'istituto, anche tra le suore cui sono affidate quelle "ragazze perdute" cui persino la famiglia nega ogni diritto di essere. Ma luminosa è la figura della giovane Costanza e illuminata la strada del suo riscatto.