Amare lasciandosi amare. Il primato della grazia

Par : Arnaldo Pigna
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  • Nombre de pages296
  • FormatePub
  • ISBN978-88-7229-956-2
  • EAN9788872299562
  • Date de parution09/02/2022
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille521 Ko
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurEdizioni OCD

Résumé

« La prima cosa da credere è che non sei tu a dare la vita e a sacrificarti per Lui, ma è Lui che si sacrifica e dà la vita per te ». Un'affermazione che nasce spontanea in chi, come padre Arnaldo Pigna, è a più diretto contatto con le esigenze della Chiesa e della società di oggi. Le pagine di questo libro esprimono chiaramente i termini della questione. La rivelazione di un Dio che cerca l'uomo, che lo vuole per sé, che gli si offre, dovrebbe trasformare e beatificare quell'esistenza.
Eppure ciò normalmente non accade: la civiltà moderna è più attenta a rendere culto a Dio, che convinta di essere amata.« E allora che cosa significa amare? », si chiede l'Autore, nel tentativo di cogliere e far accogliere il significato profondo dell'essere cristiani. La risposta è duplice: innanzitutto dare, anzi darsi, senza pretendere in cambio nulla, e poi adoperarsi per restare in comunione con l'altro.
Il « Rimanete in me e io in voi », che ricorre nel libro come un ritornello, ha dunque un senso che va oltre il semplice richiamo biblico, è l'appello dell'amore che, accolto, si incarna in noi e, attraverso di noi, passa a un altro: da coniuge a coniuge, da madre a figli, da fratelli a fratelli, fino ad abbracciare tutto il Corpo della Chiesa. Al di fuori e al di sopra di ogni pretesa ecclesiale, il libro vuole essere un invito ad « amare con tutto.
», per quanto il nostro "tutto" sia tanto poco. Fare questo non è facile, perché impegna l'intera vita, ma se ne saremo capaci, avremo fatto. tutto.
« La prima cosa da credere è che non sei tu a dare la vita e a sacrificarti per Lui, ma è Lui che si sacrifica e dà la vita per te ». Un'affermazione che nasce spontanea in chi, come padre Arnaldo Pigna, è a più diretto contatto con le esigenze della Chiesa e della società di oggi. Le pagine di questo libro esprimono chiaramente i termini della questione. La rivelazione di un Dio che cerca l'uomo, che lo vuole per sé, che gli si offre, dovrebbe trasformare e beatificare quell'esistenza.
Eppure ciò normalmente non accade: la civiltà moderna è più attenta a rendere culto a Dio, che convinta di essere amata.« E allora che cosa significa amare? », si chiede l'Autore, nel tentativo di cogliere e far accogliere il significato profondo dell'essere cristiani. La risposta è duplice: innanzitutto dare, anzi darsi, senza pretendere in cambio nulla, e poi adoperarsi per restare in comunione con l'altro.
Il « Rimanete in me e io in voi », che ricorre nel libro come un ritornello, ha dunque un senso che va oltre il semplice richiamo biblico, è l'appello dell'amore che, accolto, si incarna in noi e, attraverso di noi, passa a un altro: da coniuge a coniuge, da madre a figli, da fratelli a fratelli, fino ad abbracciare tutto il Corpo della Chiesa. Al di fuori e al di sopra di ogni pretesa ecclesiale, il libro vuole essere un invito ad « amare con tutto.
», per quanto il nostro "tutto" sia tanto poco. Fare questo non è facile, perché impegna l'intera vita, ma se ne saremo capaci, avremo fatto. tutto.