Agio o disagio?. Domande e risposte sulla sfida di crescere

Par : Luca Luigi Ceriani
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  • Nombre de pages186
  • FormatePub
  • ISBN978-88-9298-547-6
  • EAN9788892985476
  • Date de parution29/08/2024
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille3 Mo
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurAres

Résumé

« Questo è il contenuto più forte del libro di Ceriani: non guardare il disagio giovanile come un problema da risolvere, ma come provocazione drammatica che costringa a ripensare il senso stesso della propria esistenza ». (Giorgio Vittadini) Per emergere oggi bisogna essere straordinari, ma anche la "normalità" è quasi irraggiungibile a causa delle numerose sfide che genitori, educatori e ragazzi affrontano.
La mercificazione delle relazioni soffoca il desiderio di una vita piena. Gli adolescenti, anestetizzati, non si ribellano né aspettano il ritorno di un eroe. La psicologia etichetta un disagio sempre più inafferrabile e la scuola riflette l'incapacità degli adulti di fare proposte efficaci. Tuttavia, esistono esperienze educative che recuperano un buon senso e un linguaggio nuovo per dialogare tra generazioni.
I ragazzi non sono stupidi, svogliati... è la società che li rende tali. Perché vivano intensamente il loro desiderio, dobbiamo anzitutto non rinunciare al nostro.
« Questo è il contenuto più forte del libro di Ceriani: non guardare il disagio giovanile come un problema da risolvere, ma come provocazione drammatica che costringa a ripensare il senso stesso della propria esistenza ». (Giorgio Vittadini) Per emergere oggi bisogna essere straordinari, ma anche la "normalità" è quasi irraggiungibile a causa delle numerose sfide che genitori, educatori e ragazzi affrontano.
La mercificazione delle relazioni soffoca il desiderio di una vita piena. Gli adolescenti, anestetizzati, non si ribellano né aspettano il ritorno di un eroe. La psicologia etichetta un disagio sempre più inafferrabile e la scuola riflette l'incapacità degli adulti di fare proposte efficaci. Tuttavia, esistono esperienze educative che recuperano un buon senso e un linguaggio nuovo per dialogare tra generazioni.
I ragazzi non sono stupidi, svogliati... è la società che li rende tali. Perché vivano intensamente il loro desiderio, dobbiamo anzitutto non rinunciare al nostro.