Aggressività, gioco e sport. Educare nell'infanzia e nell'età evolutiva
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- Nombre de pages192
- FormatePub
- ISBN978-88-8434-974-3
- EAN9788884349743
- Date de parution06/07/2023
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille1 Mo
- Infos supplémentairesepub
- ÉditeurEdizioni Junior
Résumé
L'educazione, per sua intrinseca essenza, si realizza attraverso l'aiuto fornito alle persone per sollecitarle a scoprire il proprio mondo interiore e sviluppare tutte le proprie potenzialità attraverso un atteggiamento consapevole, autonomo e responsabile.
L'infanzia si presenta come età elettiva, grazie alla sua potente spinta evolutiva, per mediare e risolvere, in modo positivo, le forti tensioni emotive che caratterizzano lo sviluppo umano.
Tra queste, l'aggressività è una delle manifestazioni che l'educazione deve affrontare, senza relegarla all'istinto innato o al determinismo sociale, ma considerando il ruolo attivo della persona in termini di consapevolezza e responsabilità. Gli atteggiamenti aggressivi sono comuni nell'infanzia e, nella norma, si attenuano nel passaggio all'adolescenza ma, allo stesso modo, alti livelli di aggressività sono predittivi di successivi comportamenti antisociali, spesso di gravità crescente.
Ne sono esempio l'aumento del bullismo scolastico, il cyberbullismo e il problema delle baby-gang, purtroppo sempre più diffuse in diverse città italiane. Il testo affronta, con uno sguardo ampio e completo, il tema dell'aggressività, e trova nell'approccio educativo, in particolare del gioco e dello sport, una possibile cornice in cui aiutare ogni persona a maturare una adeguata consapevolezza di sé e l'intenzionalità che deve guidarla.
Il controllo delle emozioni, in particolare dell'aggressività, deve rappresentare un obiettivo di maturazione imprescindibile per una coerente educazione alla cittadinanza attiva nel rispetto delle altre persone e dell'ambiente
Tra queste, l'aggressività è una delle manifestazioni che l'educazione deve affrontare, senza relegarla all'istinto innato o al determinismo sociale, ma considerando il ruolo attivo della persona in termini di consapevolezza e responsabilità. Gli atteggiamenti aggressivi sono comuni nell'infanzia e, nella norma, si attenuano nel passaggio all'adolescenza ma, allo stesso modo, alti livelli di aggressività sono predittivi di successivi comportamenti antisociali, spesso di gravità crescente.
Ne sono esempio l'aumento del bullismo scolastico, il cyberbullismo e il problema delle baby-gang, purtroppo sempre più diffuse in diverse città italiane. Il testo affronta, con uno sguardo ampio e completo, il tema dell'aggressività, e trova nell'approccio educativo, in particolare del gioco e dello sport, una possibile cornice in cui aiutare ogni persona a maturare una adeguata consapevolezza di sé e l'intenzionalità che deve guidarla.
Il controllo delle emozioni, in particolare dell'aggressività, deve rappresentare un obiettivo di maturazione imprescindibile per una coerente educazione alla cittadinanza attiva nel rispetto delle altre persone e dell'ambiente
L'educazione, per sua intrinseca essenza, si realizza attraverso l'aiuto fornito alle persone per sollecitarle a scoprire il proprio mondo interiore e sviluppare tutte le proprie potenzialità attraverso un atteggiamento consapevole, autonomo e responsabile.
L'infanzia si presenta come età elettiva, grazie alla sua potente spinta evolutiva, per mediare e risolvere, in modo positivo, le forti tensioni emotive che caratterizzano lo sviluppo umano.
Tra queste, l'aggressività è una delle manifestazioni che l'educazione deve affrontare, senza relegarla all'istinto innato o al determinismo sociale, ma considerando il ruolo attivo della persona in termini di consapevolezza e responsabilità. Gli atteggiamenti aggressivi sono comuni nell'infanzia e, nella norma, si attenuano nel passaggio all'adolescenza ma, allo stesso modo, alti livelli di aggressività sono predittivi di successivi comportamenti antisociali, spesso di gravità crescente.
Ne sono esempio l'aumento del bullismo scolastico, il cyberbullismo e il problema delle baby-gang, purtroppo sempre più diffuse in diverse città italiane. Il testo affronta, con uno sguardo ampio e completo, il tema dell'aggressività, e trova nell'approccio educativo, in particolare del gioco e dello sport, una possibile cornice in cui aiutare ogni persona a maturare una adeguata consapevolezza di sé e l'intenzionalità che deve guidarla.
Il controllo delle emozioni, in particolare dell'aggressività, deve rappresentare un obiettivo di maturazione imprescindibile per una coerente educazione alla cittadinanza attiva nel rispetto delle altre persone e dell'ambiente
Tra queste, l'aggressività è una delle manifestazioni che l'educazione deve affrontare, senza relegarla all'istinto innato o al determinismo sociale, ma considerando il ruolo attivo della persona in termini di consapevolezza e responsabilità. Gli atteggiamenti aggressivi sono comuni nell'infanzia e, nella norma, si attenuano nel passaggio all'adolescenza ma, allo stesso modo, alti livelli di aggressività sono predittivi di successivi comportamenti antisociali, spesso di gravità crescente.
Ne sono esempio l'aumento del bullismo scolastico, il cyberbullismo e il problema delle baby-gang, purtroppo sempre più diffuse in diverse città italiane. Il testo affronta, con uno sguardo ampio e completo, il tema dell'aggressività, e trova nell'approccio educativo, in particolare del gioco e dello sport, una possibile cornice in cui aiutare ogni persona a maturare una adeguata consapevolezza di sé e l'intenzionalità che deve guidarla.
Il controllo delle emozioni, in particolare dell'aggressività, deve rappresentare un obiettivo di maturazione imprescindibile per una coerente educazione alla cittadinanza attiva nel rispetto delle altre persone e dell'ambiente




