Severino Dianich

Dernière sortie

Troppo breve il mio secolo

« La mia generazione ha avuto la ventura di assaporare due tragiche dittature, quella fascista e quella comunista, una guerra mondiale durata cinque anni, la guerra fredda e il terrore diffuso di un conflitto atomico. [.] È giunta la globalizzazione e l'avvento dell'era digitale impone anche ai vecchi l'apprendimento di nuove tecniche della comunicazione. Data l'altra mia ventura di essere un prete cattolico, parroco, impegnato nella pastorale universitaria e professore di teologia, sarà facile capire con quanta passione abbia vissuto l'evento del Concilio ecumenico Vaticano II.
[.] Gli anni turbolenti successivi [.] mi hanno tenuto nell'occhio del ciclone. Erano gli anni intorno al 1968 [.]. Da docente di Teologia ho preso parte al travaglio di pensiero della fede, successivo al Concilio, soffrendone la durezza e godendone la vivacità e la forza creativa. ». Così Severino Dianich, una delle figure più significative della teologia del XX e XXI secolo, riassume quello che il lettore potrà ritrovare in questo libro di memoria e di memorie, in una prospettiva che non può che concludersi con un moto di speranza cristiana: « Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà » (Apocalisse, 22, 5).
Un libro unico, che ripercorre la storia del XX secolo per una sintesi che attendiamo ancora di poter compiere.
« La mia generazione ha avuto la ventura di assaporare due tragiche dittature, quella fascista e quella comunista, una guerra mondiale durata cinque anni, la guerra fredda e il terrore diffuso di un conflitto atomico. [.] È giunta la globalizzazione e l'avvento dell'era digitale impone anche ai vecchi l'apprendimento di nuove tecniche della comunicazione. Data l'altra mia ventura di essere un prete cattolico, parroco, impegnato nella pastorale universitaria e professore di teologia, sarà facile capire con quanta passione abbia vissuto l'evento del Concilio ecumenico Vaticano II.
[.] Gli anni turbolenti successivi [.] mi hanno tenuto nell'occhio del ciclone. Erano gli anni intorno al 1968 [.]. Da docente di Teologia ho preso parte al travaglio di pensiero della fede, successivo al Concilio, soffrendone la durezza e godendone la vivacità e la forza creativa. ». Così Severino Dianich, una delle figure più significative della teologia del XX e XXI secolo, riassume quello che il lettore potrà ritrovare in questo libro di memoria e di memorie, in una prospettiva che non può che concludersi con un moto di speranza cristiana: « Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà » (Apocalisse, 22, 5).
Un libro unico, che ripercorre la storia del XX secolo per una sintesi che attendiamo ancora di poter compiere.
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