Imitating Michelangelo. A Methodical Philological Survey of the Engraved and Painted Versions of The Madonna Of Silence
Par :Formats :
Disponible dans votre compte client Decitre ou Furet du Nord dès validation de votre commande. Le format PDF est :
- Compatible avec une lecture sur My Vivlio (smartphone, tablette, ordinateur)
- Compatible avec une lecture sur liseuses Vivlio
- Pour les liseuses autres que Vivlio, vous devez utiliser le logiciel Adobe Digital Edition. Non compatible avec la lecture sur les liseuses Kindle, Remarkable et Sony
, qui est-ce ?Notre partenaire de plateforme de lecture numérique où vous retrouverez l'ensemble de vos ebooks gratuitement
Pour en savoir plus sur nos ebooks, consultez notre aide en ligne ici
- FormatPDF
- ISBN978-88-6372-857-6
- EAN9788863728576
- Date de parution04/11/2015
- Protection num.Digital Watermarking
- Taille8 Mo
- Infos supplémentairespdf
- ÉditeurEdizioni Storia e Letteratura
Résumé
La popolare composizione di Michelangelo Buonarroti raffigurante la Sacra Famiglia con san Giovannino comunemente nota come la Madonna del Silenzio - incisa nel 1561 da Giulio Bonasone e il cui disegno autografo, eseguito intorno al 1540, fu riscoperto nel 1951 nella raccolta del duca di Portland - conobbe una straordinaria fortuna durante tutta la seconda metà del Cinquecento, per cadere nell'oblio, sembra alquanto rapidamente, verso la fine del secolo.
Dopo un excursus della vicenda critica e della letteratura sul disegno e un riesame delle interpretazioni dell'iconografia, il lavoro offre, attraverso l'analisi dettagliata di ciascuna variante e delle loro sempre mutevoli combinazioni, un sistematico tentativo di ordinamento filologico di tutte le stampe che lo riproducono e delle oltre trenta versioni dipinte che ne derivano, tutte differenti tra loro tranne pochi casi di copie.
Per sette di tali dipinti si propone l'ascrizione a Marcello Venusti o a qualche suo diretto collaboratore, mentre tutti gli altri, tranne un paio per cui si accolgono le attribuzioni a Bartolomeo Passerotti e al Bachiacca, possono solo essere ricondotti all'anonimato delle botteghe cinquecentesche, in prevalenza romane. Il saggio si conclude con alcune considerazioni sulla differenza tra copia e imitazione creativa in rapporto al compito di diffondere le idee del grande maestro, nonché sul fondamentale viraggio di significato della Madonna del Silenzio - implicato dalla sua divulgazione e che a sua volta finì per favorirne il successo - da immagine-preghiera meditativa incentrata sulla Passione e la morte del Cristo a icona-oggetto educativo e di devozione familiare.
Dopo un excursus della vicenda critica e della letteratura sul disegno e un riesame delle interpretazioni dell'iconografia, il lavoro offre, attraverso l'analisi dettagliata di ciascuna variante e delle loro sempre mutevoli combinazioni, un sistematico tentativo di ordinamento filologico di tutte le stampe che lo riproducono e delle oltre trenta versioni dipinte che ne derivano, tutte differenti tra loro tranne pochi casi di copie.
Per sette di tali dipinti si propone l'ascrizione a Marcello Venusti o a qualche suo diretto collaboratore, mentre tutti gli altri, tranne un paio per cui si accolgono le attribuzioni a Bartolomeo Passerotti e al Bachiacca, possono solo essere ricondotti all'anonimato delle botteghe cinquecentesche, in prevalenza romane. Il saggio si conclude con alcune considerazioni sulla differenza tra copia e imitazione creativa in rapporto al compito di diffondere le idee del grande maestro, nonché sul fondamentale viraggio di significato della Madonna del Silenzio - implicato dalla sua divulgazione e che a sua volta finì per favorirne il successo - da immagine-preghiera meditativa incentrata sulla Passione e la morte del Cristo a icona-oggetto educativo e di devozione familiare.
La popolare composizione di Michelangelo Buonarroti raffigurante la Sacra Famiglia con san Giovannino comunemente nota come la Madonna del Silenzio - incisa nel 1561 da Giulio Bonasone e il cui disegno autografo, eseguito intorno al 1540, fu riscoperto nel 1951 nella raccolta del duca di Portland - conobbe una straordinaria fortuna durante tutta la seconda metà del Cinquecento, per cadere nell'oblio, sembra alquanto rapidamente, verso la fine del secolo.
Dopo un excursus della vicenda critica e della letteratura sul disegno e un riesame delle interpretazioni dell'iconografia, il lavoro offre, attraverso l'analisi dettagliata di ciascuna variante e delle loro sempre mutevoli combinazioni, un sistematico tentativo di ordinamento filologico di tutte le stampe che lo riproducono e delle oltre trenta versioni dipinte che ne derivano, tutte differenti tra loro tranne pochi casi di copie.
Per sette di tali dipinti si propone l'ascrizione a Marcello Venusti o a qualche suo diretto collaboratore, mentre tutti gli altri, tranne un paio per cui si accolgono le attribuzioni a Bartolomeo Passerotti e al Bachiacca, possono solo essere ricondotti all'anonimato delle botteghe cinquecentesche, in prevalenza romane. Il saggio si conclude con alcune considerazioni sulla differenza tra copia e imitazione creativa in rapporto al compito di diffondere le idee del grande maestro, nonché sul fondamentale viraggio di significato della Madonna del Silenzio - implicato dalla sua divulgazione e che a sua volta finì per favorirne il successo - da immagine-preghiera meditativa incentrata sulla Passione e la morte del Cristo a icona-oggetto educativo e di devozione familiare.
Dopo un excursus della vicenda critica e della letteratura sul disegno e un riesame delle interpretazioni dell'iconografia, il lavoro offre, attraverso l'analisi dettagliata di ciascuna variante e delle loro sempre mutevoli combinazioni, un sistematico tentativo di ordinamento filologico di tutte le stampe che lo riproducono e delle oltre trenta versioni dipinte che ne derivano, tutte differenti tra loro tranne pochi casi di copie.
Per sette di tali dipinti si propone l'ascrizione a Marcello Venusti o a qualche suo diretto collaboratore, mentre tutti gli altri, tranne un paio per cui si accolgono le attribuzioni a Bartolomeo Passerotti e al Bachiacca, possono solo essere ricondotti all'anonimato delle botteghe cinquecentesche, in prevalenza romane. Il saggio si conclude con alcune considerazioni sulla differenza tra copia e imitazione creativa in rapporto al compito di diffondere le idee del grande maestro, nonché sul fondamentale viraggio di significato della Madonna del Silenzio - implicato dalla sua divulgazione e che a sua volta finì per favorirne il successo - da immagine-preghiera meditativa incentrata sulla Passione e la morte del Cristo a icona-oggetto educativo e di devozione familiare.




