Bakhita. La schiava diventata santa

Par : Roberto Italo Zanini
Offrir maintenant
Ou planifier dans votre panier
Disponible dans votre compte client Decitre ou Furet du Nord dès validation de votre commande. Le format ePub est :
  • Compatible avec une lecture sur My Vivlio (smartphone, tablette, ordinateur)
  • Compatible avec une lecture sur liseuses Vivlio
  • Pour les liseuses autres que Vivlio, vous devez utiliser le logiciel Adobe Digital Edition. Non compatible avec la lecture sur les liseuses Kindle, Remarkable et Sony
Logo Vivlio, qui est-ce ?

Notre partenaire de plateforme de lecture numérique où vous retrouverez l'ensemble de vos ebooks gratuitement

Pour en savoir plus sur nos ebooks, consultez notre aide en ligne ici
C'est si simple ! Lisez votre ebook avec l'app Vivlio sur votre tablette, mobile ou ordinateur :
Google PlayApp Store
  • FormatePub
  • ISBN978-88-215-8566-1
  • EAN9788821585661
  • Date de parution22/01/2014
  • Protection num.Digital Watermarking
  • Taille503 Ko
  • Infos supplémentairesepub
  • ÉditeurSan Paolo Edizioni

Résumé

Bakhita ("fortunata" in arabo) nacque nel 1869 nel piccolo villaggio di Olgossa, nella regione del Darfur (Sudan). Rapita e venduta come schiava, dopo varie peripezie fu riscattata e portata nel nostro Paese dal console italiano a Khartoum. Ospitata dalle canossiane di Venezia, nel 1890 fu battezzata con il nome di Giuseppina e nel 1896 pronunciò i primi voti. Trasferita a Schio, trascorse il resto dei suoi anni in convento lavorando come cuciniera, sagrestana, aiuto infermiera e portinaia.
Deceduta nel 1947, fu beatificata da Giovanni Paolo II nel 1992 e canonizzata dallo stesso pontefice nel 2000. Superando grandi distanze di culture, razze e condizioni sociali, oggi santa Giuseppina Bakhita ci lascia intuire l'immenso orizzonte di quella verità che davvero ci rende liberi.
Bakhita ("fortunata" in arabo) nacque nel 1869 nel piccolo villaggio di Olgossa, nella regione del Darfur (Sudan). Rapita e venduta come schiava, dopo varie peripezie fu riscattata e portata nel nostro Paese dal console italiano a Khartoum. Ospitata dalle canossiane di Venezia, nel 1890 fu battezzata con il nome di Giuseppina e nel 1896 pronunciò i primi voti. Trasferita a Schio, trascorse il resto dei suoi anni in convento lavorando come cuciniera, sagrestana, aiuto infermiera e portinaia.
Deceduta nel 1947, fu beatificata da Giovanni Paolo II nel 1992 e canonizzata dallo stesso pontefice nel 2000. Superando grandi distanze di culture, razze e condizioni sociali, oggi santa Giuseppina Bakhita ci lascia intuire l'immenso orizzonte di quella verità che davvero ci rende liberi.
Più fede, più umanità
Emiliano Antenucci, Roberto Italo Zanini
E-book
8,99 €